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Limosella aquatica

Saxifraga oppositifolia

Eritrichium nanum - forma apocromatica

Limosella aquatica

Eritrichium nanum forma apocromatica

Eritrichium nanum - forma apocromatica

Eritrychium nanum

Eritrichium nanum forma apocromatica

Saxifraga oppositifolia

Eritrychium nanum

Limosella aquatica

Saxifraga oppositifolia

Saxifraga oppositifolia

Limosella aquatica

Foto Gc.Donadelli

Saxifraga oppositifolia

Draba dubia- Foto Gc.Donadelli

Foto Gc.Donadelli

Utricularia australis- Foto R.Marchini

Draba dubia- Foto Gc.Donadelli

Saxifraga ..... - Foto Gc

Utricularia australis- Foto R.Marchini
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Saxifraga ..... - Foto Gc

Ranunculus thora - Foto Gc
Attach:Oppositifolia.jpg Δ | Saxifraga ..... - Foto Gc

Lomatogonium carinthiacum - Foto Gc

Ranunculus thora - Foto Gc

Viola del Comolli (Viola comollia) - Foto G.Scieghi

Lomatogonium carinthiacum - Foto Gc

Viola del Comolli (Viola comollia) - Foto R.Ferranti

Viola del Comolli (Viola comollia) - Foto G.Scieghi
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Viola del Comolli (Viola comollia) - Foto R.Ferranti
http://flora.valtellina.net/uploads/Main.HomePage/pietro.jpg
http://flora.valtellina.net/uploads/Main.HomePage/pietro.jpg
Gruppo Floristico Massara
Gruppo Floristico Massara
(:title Grupplo Floristico Massara:)
(:title Gruppo Floristico Massara:)
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Giuseppe Filippo Massara (1792-1839), riconosciuto come il "padre" della botanica valtellinese, è la figura di riferimento in onore della quale viene dedicato il nome del Gruppo Floristico.
Giuseppe Filippo Massara (1792-1839), riconosciuto come il "padre" della botanica valtellinese, è la figura di riferimento in onore della quale viene dedicato il nome del Gruppo Floristico.
La storia del Massara è quella di un uomo umile e stimato, ma determinato nelle sue ricerche, la cui vicenda ha contorni quasi romanzeschi, con tanto di truffe e tragica morte del protagonista. Nato e laureatosi in medicina a Pavia, si trasferì nel 1821 a Montagna, dove assunse il ruolo di medico condotto in un'area fra la bassa Valmalenco e il versante orobico nel territorio di Piateda. Per occupare quel po' di tempo libero che gli lasciava la professione, decise di dedicarsi alle scienze naturali, iniziando con la mineralogia e la botanica, ma in seguito indirizzandosi solo verso quest'ultima. Ottimo camminatore, si mise ad esplorare inizialmente le aree del suo mandamento, ma ampliando poi via via l'area di interesse.
Il "Prodromo della flora valtellinese", conservato nel Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno, può considerarsi di buon grado il primo, vero e unico testo sulla flora della provincia sondriese nella sua interezza, progetto mai più tentato in seguito da nessuno.
I dati e campioni raccolti suscitarono ben presto l'interesse di vari "professionisti" della botanica di allora (Comolli, Moretti, Jan, Bertoloni, Host), con i quali Massara cominciò a tenere una regolare corrispondenza, ricavandone un grande aiuto nella determinazione e nel confronto dei campioni. Sebbene, per sua stessa ammissione, percorse forse meno di metà del territorio valtellinese, la quantità di dati che raccolse fu comunque considerevole e solo la morte prematura nel 1839, annegato mentre attraversava l'Adda a cavallo al Porto di Albosaggia, impedì a questa piccola grande figura di "autodidatta" di approfondire le ricerche e di allargarne il raggio d'azione. Lui stesso peraltro, nella prefazione del Prodromo, riconosceva l'incompletezza del suo lavoro e si augurava che potesse essere in seguito ampliato e aggiornato, da lui stesso o da qualcun altro.
(tratto da: WorldWideMetaMuseum)
Lo scopo del Gruppo è quello di proseguire l'attività esplorativa della flora del territorio della provincia di Sondrio, per poterne rimappare le specie e la loro distribuzione geografica.
Il sito rappresenta uno strumento operativo di lavoro del nostro Gruppo
(tratto da: www.wwmm.org)
(tratto da: WorldWideMetaMuseum)
(tratto da: http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia=135&pagina=9&project=0)
(tratto da: www.wwmm.org)
(:title Grupplo Floristico Valtellina:)
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(:title Grupplo Floristico Massara:)
Gruppo Floristico Massara
Giuseppe Filippo Massara (1792-1839), riconosciuto come il "padre" della botanica valtellinese, è la figura di riferimento in onore della quale viene dedicato il nome del Gruppo Floristico.
La storia del Massara è quella di un uomo umile e stimato, ma determinato nelle sue ricerche, la cui vicenda ha contorni quasi romanzeschi, con tanto di truffe e tragica morte del protagonista. Nato e laureatosi in medicina a Pavia, si trasferì nel 1821 a Montagna, dove assunse il ruolo di medico condotto in un'area fra la bassa Valmalenco e il versante orobico nel territorio di Piateda. Per occupare quel po' di tempo libero che gli lasciava la professione, decise di dedicarsi alle scienze naturali, iniziando con la mineralogia e la botanica, ma in seguito indirizzandosi solo verso quest'ultima. Ottimo camminatore, si mise ad esplorare inizialmente le aree del suo mandamento, ma ampliando poi via via l'area di interesse.
Il "Prodromo della flora valtellinese", conservato nel Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno, può considerarsi di buon grado il primo, vero e unico testo sulla flora della provincia sondriese nella sua interezza, progetto mai più tentato in seguito da nessuno.
I dati e campioni raccolti suscitarono ben presto l'interesse di vari "professionisti" della botanica di allora (Comolli, Moretti, Jan, Bertoloni, Host), con i quali Massara cominciò a tenere una regolare corrispondenza, ricavandone un grande aiuto nella determinazione e nel confronto dei campioni. Sebbene, per sua stessa ammissione, percorse forse meno di metà del territorio valtellinese, la quantità di dati che raccolse fu comunque considerevole e solo la morte prematura nel 1839, annegato mentre attraversava l'Adda a cavallo al Porto di Albosaggia, impedì a questa piccola grande figura di "autodidatta" di approfondire le ricerche e di allargarne il raggio d'azione. Lui stesso peraltro, nella prefazione del Prodromo, riconosceva l'incompletezza del suo lavoro e si augurava che potesse essere in seguito ampliato e aggiornato, da lui stesso o da qualcun altro.
(tratto da: http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?id_storia=135&pagina=9&project=0)
Lo scopo del Gruppo è quello di proseguire l'attività esplorativa della flora del territorio della provincia di Sondrio, per poterne rimappare le specie e la loro distribuzione geografica.