Ferranti Roberto, Donadelli Giancarlo, Bona Enzo
Lo Stato della Ricerca
di seguito la mappa aggiornata col nr. Taxa rinvenuti per quadrante.
Carta Floristica
Progetto di Cartografia Floristica in Provincia di Sondrio
Anche in provincia di Sondrio la ricerca floristica ha conosciuto, in passato, alterne fortune. Se durante il sec XIX vi fu un’attiva esplorazione botanica che portò alla compilazione delle prime “Flore” locali, nel ‘900 venne dato maggiore rilievo ai nascenti studi di analisi della vegetazione nel suo complesso, che, sebbene si basino obbligatoriamente su rilievi floristici, hanno obiettivi di carattere più ecologico e descrittivo delle comunità vegetali. Gli studi di floristica “pura” tuttavia non sono mai cessati del tutto, ma con contributi spesso confinati ad ambiti ristretti, che hanno portato ad una conoscenza a “macchia di leopardo”del patrimonio botanico provinciale, con aree ben indagate alternate a località prive o quasi di dati. Negli ultimi decenni del secolo scorso il progetto di Cartografia Floristica Centro Europea (CFCE), nato su iniziativa di botanici di scuola tedesca, porta alla rivalutazione degli studi floristici territoriali. Il progetto, di ampio respiro, si propone di cartografare le piante vascolari spontanee di un’ampia regione dell’Europa Centrale comprendente anche l’Italia settentrionale, affiancando ai metodi classici di ricerca (censimenti sul campo, ricerche bibliografiche, ecc.) i moderni programmi informatici che consentono di memorizzare, sintetizzare ed elaborare in modo grafico le informazioni raccolte. In tale progetto il territorio viene suddiviso in un reticolo di unità fondamentali (“Aree di base”) che misurano 10’ di longitudine e 6’ di latitudine, divise a loro volta in 4 “Quadranti”. L’obiettivo più saliente di tale indagine è quello di determinare la distribuzione di tutte le piante vascolari (generalmente a livello di quadrante), in ogni settore del territorio, senza così privilegiare né entità botaniche né aree geografiche ritenuti di particolare interesse, e giungendo in definitiva ad una stima generale della biodiversità dei singoli territori indagati. I dati derivano primariamente da esplorazioni e osservazioni dirette sul campo (effettuati anche tramite specifiche schede di rilevamento) e da collezioni d’erbario recenti, in grado di fotografare la situazione attuale, ma cruciale importanza acquisiscono anche le segnalazioni che provengono da lavori bibliografici o erbari storici, che permettono, con opportuni filtri di elaborazione, di valutare eventuali cambiamenti della flora nel tempo. In Lombardia, negli ultimi anni, alcuni gruppi di lavoro hanno avviato progetti cartografici a livello provinciale sul modello della CFCE, con risultati in alcuni casi già pubblicati (Cremona, Brescia e Bergamo). Anche in provincia di Sondrio ha mosso recentemente i primi passi un progetto analogo, ad opera di alcuni volontari e appassionati botanici che fanno capo al Museo civico di Storia Naturale di Morbegno, e che si riuniscono all’interno di un’entità (al momento solo informale) che prende il nome di “Gruppo Floristico Filippo Massara”, dedicato ad uno dei “padri” della botanica valtellinese. Il territorio considerato è interessato da circa 130 quadranti. Non esiste ancora un elenco definitivo delle specie spontanee e naturalizzate sicuramente presenti nel territorio, ma ad oggi i taxa rilevati in Provincia sono più di 2300(considerando anche le sottospecie). I dati inseriti fino ad oggi, elaborati da un programma che opera in ambiente Access (Microsoft Windows), sono attualmente circa 70400, dei quali 40000 derivano da osservazioni dirette, 13000 da bibliografia recente, 11000 da bibliografia antica (anteriore al 1968, data di “nascita” del CFCE), circa 4900 da campioni d’erbario recenti (di cui 4720 visionabili presso il Museo di Morbegno) e 295 circa da erbari storici (ricavati da lavori bibliografici). Il numero di taxa segnalati fino ad ora è di 2320. Tuttavia l’esiguità delle informazioni raccolte fino ad ora, in rapporto all’enorme mole di dati che ancora dovranno essere memorizzati ed elaborati, non permette al momento di trarre conclusioni e fare valutazioni se non ancora molto superficiali e prive di un reale significato.